Quotazioni Rame e Allunimio

Alluminio: Quotazione in tempo reale secondo i dati Kitco (6 mesi)

METALLI NON
FERROSI: QUOTAZIONI LME IN DECISO RIMBALZO
Nella
settimana appena trascorsa, l’indice LMEX del London Metal Exchange ha chiuso
in rialzo (2,24%). La chiusura settimanale si è posizionata a quota 4354,50. Al
rialzo settimanale dell’indice hanno contribuito tutti i metalli con l’unica
eccezione dell’alluminio secondario i cui prezzi sono rimasti invariati. Dal
lato degli stocks LME c’è stato un andamento ribassista per 5 metalli su 7
(zinco,piombo,alluminio primario,secondario e nichel) e rialzista per rame e
stagno. Relativamente agli stocks nichel e piombo fanno registrare i nuovi minimi
annuali mentre il rame al contrario tocca il nuovo massimo con quasi 440.000
tonnellate. Dal lato dei prezzi si registra il nuovo massimo dal settembre 2008
per l’alluminio primario.Per quanto riguarda lo spread tra prezzi cash e prezzi
3 mesi c’è da segnalare la backwardation dell’alluminio secondario (9 $) e del
piombo (37 $) e dello stagno per 10 dollari. Ricordiamo che la backwardation
segnala un aumento delle tensioni degli operatori sul breve termine.
Aspettative: prezzi in rialzo per tutti i metalli industriali; cresce la volatilitàUn’altra giornata di rialzi dei prezzi per i metalli industriali che si riavvicinano a massimi di periodo. E’ il caso dell’alluminio che vola oltre quota 2600$/ton per via sia dei prezzi del petrolio (che fanno salire i costi di estrazione e di raffinazione) sia per via dei timori di una riduzione della capacità produttiva degli impianti che si trovano nel nord Africa. Ricordiamo che il contagio libico è quello che può sconvolgere tutta l’area.
Anche lo stagno si riavvicina ai massimi assoluti nonostante un buon livello di scorte nei magazzini LME. In questo caso prevalgono i timori di scarsità di metallo.
In generale si può dire che le attuali quotazioni dei metalli non ferrosi stanno scontando maggiormente uno scenario positivo e di crescita della domanda per i prossimi mesi piuttosto che una possibile fase di rallentamento derivante dai vari fronti di crisi come appunto la Libia, il Giappone e il prezzo del petrolio troppo alto. Tuttavia, nonostante l’apparente prevalere dell’ottimismo, sul fronte del trend dei prezzi dei metalli per quanto riguarda il breve periodo, tra gli operatori aziendali cresce l’incertezza e perciò non sono pochi quelli che rinviano gli acquisti e si limitano allo stretto necessario. Con l’incertezza cresce la volatilità. Ad esempio, sempre guardando all’alluminio primario, nei giorni scorsi c’è stata una crescita settimanale dei prezzi superiore al 4%; tantissimo considerando i movimenti che normalmente si vedono su questo metallo. Per lo stagno la crescita settimanale dei prezzi ha sfiorato addirittura il 6%. Come abbiamo già detto tante volte, la volatilità dei prezzi con i repentini cambi di direzione del trend rappresenta, per le aziende manifatturiere, il nemico principale in quanto complica le fissazioni sul fisico.
Per questa ragione invitiamo i nostri clienti a sfruttare bene gli storni dei prezzi, soprattutto dopo che si sono toccati nuovi massimi di periodo. Per i prossimi giorni sono attesi dei ribassi per tutti i metalli e soprattutto per quelli sono cresciuti di più.
Aspettative: prezzi in rialzo per tutti i metalli industriali; cresce la volatilitàUn’altra giornata di rialzi dei prezzi per i metalli industriali che si riavvicinano a massimi di periodo. E’ il caso dell’alluminio che vola oltre quota 2600$/ton per via sia dei prezzi del petrolio (che fanno salire i costi di estrazione e di raffinazione) sia per via dei timori di una riduzione della capacità produttiva degli impianti che si trovano nel nord Africa. Ricordiamo che il contagio libico è quello che può sconvolgere tutta l’area.
Anche lo stagno si riavvicina ai massimi assoluti nonostante un buon livello di scorte nei magazzini LME. In questo caso prevalgono i timori di scarsità di metallo.
In generale si può dire che le attuali quotazioni dei metalli non ferrosi stanno scontando maggiormente uno scenario positivo e di crescita della domanda per i prossimi mesi piuttosto che una possibile fase di rallentamento derivante dai vari fronti di crisi come appunto la Libia, il Giappone e il prezzo del petrolio troppo alto. Tuttavia, nonostante l’apparente prevalere dell’ottimismo, sul fronte del trend dei prezzi dei metalli per quanto riguarda il breve periodo, tra gli operatori aziendali cresce l’incertezza e perciò non sono pochi quelli che rinviano gli acquisti e si limitano allo stretto necessario. Con l’incertezza cresce la volatilità. Ad esempio, sempre guardando all’alluminio primario, nei giorni scorsi c’è stata una crescita settimanale dei prezzi superiore al 4%; tantissimo considerando i movimenti che normalmente si vedono su questo metallo. Per lo stagno la crescita settimanale dei prezzi ha sfiorato addirittura il 6%. Come abbiamo già detto tante volte, la volatilità dei prezzi con i repentini cambi di direzione del trend rappresenta, per le aziende manifatturiere, il nemico principale in quanto complica le fissazioni sul fisico.
Per questa ragione invitiamo i nostri clienti a sfruttare bene gli storni dei prezzi, soprattutto dopo che si sono toccati nuovi massimi di periodo. Per i prossimi giorni sono attesi dei ribassi per tutti i metalli e soprattutto per quelli sono cresciuti di più.
4)
TABELLA
CHIUSURE LME CASH IN €/TON (PREZZI UFFICIALI/CAMBIO BCE) 2011
|
||||||||
Giorno
|
Data
|
alluminio
|
alluminio
|
rame
|
nickel
|
zinco
|
piombo
|
stagno
|
prim
|
sec
|
|||||||
lu
|
21/03/2011
|
1787.0
|
1683.0
|
6706.4
|
18856.6
|
1620.4
|
1911.0
|
21079.3
|
ma
|
22/03/2011
|
1793.3
|
1678.3
|
6649.8
|
18447.0
|
1617.1
|
1873.9
|
21110.4
|
me
|
23/03/2011
|
1839.6
|
1694.3
|
6864.7
|
18895.0
|
1680.1
|
1931.2
|
22000.6
|
gio
|
24/03/2011
|
1837.5
|
1698.8
|
6862.6
|
19213.6
|
1694.9
|
1932.3
|
22384.6
|
ve
|
25/03/2011
|
1848.0
|
1693.2
|
6882.8
|
19171.1
|
1676.9
|
1916.4
|
22546.9
|
ve
|
25/03/2011
|
1848.0
|
1693.2
|
6882.8
|
19171.1
|
1676.9
|
1916.4
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22546.9
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